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Visualizzazione dei post da 2017

Troppo tardi per parlare di La La Land?

Chi come me è in procinto di laurearsi, ha ben chiaro in mente cosa significhi non avere respiro. Si arriva ad un punto in cui l'università, gli esami e le ultime incombenze iniziano ad assorbire completamente anima e corpo, e difficilmente si riesce a trovare il tempo per un po' di svago. Per fortuna esiste l'estate, conosciuta anche come "quei mesi (o per alcun un mese) in cui si torna a vivere". Chiunque, almeno una volta nella vita, ha impiegato i mesi estivi per dedicarsi ai recuperoni letterari e cinematografici. "Ma siamo già a metà ottobre, l'estate è ormai lontana" direte voi... e allora forse è meglio che mi sbrighi prima che l'anima venga riassorbita e arrivi Natale. Nel mio caso il tempo libero disponibile durante l'estate è stato veramente poco, e inizio a pensare di non averlo sfruttato al meglio. Tanti erano i film che avrei potuto recuperare ma alla fine, da una parte l'indisponibilità ad andare al cinema, dall...

13 Reasons Why: come il nostro comportamento uccide chi ci sta intorno.

Nonostante l'università mi risucchi l'anima e la vita, sono riuscita a trovare un po' di tempo per tenermi al passo coi tempi e guardare " 13 Reasons Why ", serie Netflix ispirata all'omonimo libro che ha spopolato sul web nelle ultime settimane. 13 Reasons Why è composta da tredici episodi che vogliono raccontare le vicende che hanno portato Hannah Baker , protagonista di questa storia, alla decisione di porre fine alla sua vita a soli 17 anni. L'espediente utilizzato è quelle delle vecchie audio cassette, su cui Hannah registra i 13 motivi che l'hanno portata al suicidio. Tanto si è discusso sui temi che la serie tratta, primo di tutti ovviamente quello del suicidio, ma penso che si possa andare anche oltre a questo. Gli autori hanno fatto delle scelte ben precise, decidendo di non mettere veli e di mostrare la nuda e cruda realtà che alcuni adolescenti si ritrovano ad affrontare.

The Artist: quando le parole non bastano

In questi giorni si è parlato molto della tanto attesa consegna annuale delle statuette più famose del mondo: la serata degli Oscar . In particolare dopo il grande evento dell' Academy si parla tanto della gaffe avvenuta a fine serata per cui si è inizialmente proclamato il vincitore sbagliato, le cui immagini sono già diventati virali e di certo resteranno nella storia. Sbagliare è umano, ma non voglio immaginare il groviglio di emozioni racchiuso nel petto di chi si trovava sul palco in quel momento. Ma mentre tutti parlano di questo, e cercano di stabilire se le statuette fossero meritate o meno, io devo confessare di non essere ancora riuscita a vedere neanche uno (o quasi) dei film candidati alle categorie più importanti. Cercherò presto di provvedere, lo giuro. In compenso però, ho recuperato la visione del vincitore per la categoria Miglior Film nel 2012: The Artist , di Michel Hazanavicius .  The Artist è un film inusuale più che particolare. Girato a colori...

"The Crown", una donna divisa tra famiglia e sovranità.

Ebbene sì, con oggi sono 65 anni che la Regina Elisabetta II risiede sul trono d'Inghilterra. Una personalità molto forte, una donna che è riuscita a imporsi nel suo ruolo di regnante e a ottenere il rispetto di tutti, nonostante la giovane età che aveva quando prese il posto del padre, Re Giorgio VI . Quest'anno è stata prodotta per Netflix una serie di 10 episodi dedicata alla Regina e alla sua famiglia, "The Crown" , ed è proprio di questo che voglio parlarvi.  Questa prima stagione (la serie è stata infatti rinnovata per una seconda) racconta gli anni che vanno dal matrimonio di Elisabetta con Filippo di Edimburgo nel 1947 fino alla crisi di Suez del 1956.

"And then there were none": Agatha Christie sul piccolo schermo.

"We are all hunted" La caccia. E' questo uno dei temi principali che caratterizzano il famoso giallo di Agatha Christie, "Dieci piccoli indiani" . Pubblicato in Gran Bretagna nel 1939 con il titolo originale di "Ten Little Niggers" , viene edito in Italia da Mondadori e pubblicato nel 1946, inizialmente con il titolo di "E poi non rimase nessuno" . Con il record di 110 milione di copie risulta essere il libro giallo più venduto in assoluto. La storia è semplice: dieci persone su un isola, tutte con un passato ambiguo, iniziano uno ad uno a morire in circostanze misteriose. Il colpevole sarà uno di loro? Se sì, chi? Se no, chi sta dando loro la caccia? Una trama tanto semplice che riesce a coinvolgere il lettore e a tenerlo per tutto il tempo con il fiato sospeso.