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Il mondo cinematografico di Jurassic Park, perché dei dinosauri non ci si stanca mai


"Questa sì che è una bella montagna di merda!"


Nonostante i protagonisti della storia siano altri, questa è una delle frasi che ironicamente più ricordiamo di 'Jurassic Park', iconico film del 1993 di Steven Spielberg che porta sul grande schermo i dinosauri in maniera maestosa. 




Tutti i bambini sono affascinati dai dinosauri, in quanto rappresentano l'emblema del passato, di ciò che è venuto prima di noi. Qualcosa che prima c'era e oggi non c'è più. Qualcosa di cui non avere paura.

Ovviamente la sopracitata 'montagna di merda' non era realmente fatta di escrementi, ma bensì era costituita da un composto di argilla, fango e paglia ricoperto di miele, che aiutava ad attirare le mosche che vi ronzavano intorno. Lo sapevate? No? Allora continuate a leggere ;)




Qualche curiosità sulla produzione di Jurassic Park.

- Ciò che più ci piace di questa serie di film è in assoluto una cosa: i dinosauri. E infatti parliamo subito di loro. Come sono stati ricreati i versi di questi enormi quadrupedi? Ovviamente sfruttando i versi degli animali che tutti oggi conosciamo. Il loro inquietante e spaventoso respiro, che anticipa la loro presenza, è in realtà il respiro di un cavallo. Andando più nello specifico invece, il suono emesso dai Velociraptor è ripreso da quelle di due tartarughe che si accoppiano, quello dei T-Rex riprende invece il verso di Jack Russell, il Brachiosauro ricorda un asino. 



- Il suono che si sente quando il T-Rex avanza minacciosamente è il ripetersi del tonfo di una sequoia che cade. 



- Siamo affezionati ai personaggi del film a tal punto che non riusciremmo a immaginarceli con un viso o una fisicità differente, eppure diverse sono state le figure prese in considerazione prima di arrivare alla scelta finale del cast. Per esempio per il ruolo di John Hammond, visionario proprietario del parco, prima di Sir Richard Attenborough venne preso in considerazione Sean Connery, che però rifiutò la parte. Un altro nome altisonante lo troviamo nel ventaglio di scelta per il ruolo del Dr. Alan Grant, l'archeologo protagonista, per cui si era pensato ad Harrison Ford, che si fece da parte per timore che il personaggio risultasse eccessivamente simile a quello di Indiana Jones, da lui interpretato. Tra gli altri, vennero fatti i nomi di altri grandi personaggi come Kevin Costner, Robin Williams e Mel Gibson, ma alla fine la parte andò a Sam Neill. Un personaggio molto carismatico è quello del matematico Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ma prima di lui venne preso in considerazione anche Jim Carrey. Laura Dern porta invece sullo schermo il personaggio della paleobotanica Ellie Sattler, avendo superato sue altrettante portentose colleghe come Sandra Bullock, Helen Hunt, Gwyneth Paltrow e Julianne Moore (che comunque farà parte della saga entrando in scena nel primo sequel).



- E il regista? Prima di far ricadere la scelta su Spielberg, uno dei più importanti nomi in lizza fu quello di James Cameron, che però aveva un'idea più dark della storia. Sinceramente, mi piace così com'è :D



- Jurassic Park è considerato il primo film in cui viene fatto uso della tecnica della CGI.



- Piccola curiosità triste. Steve Spielberg avrebbe voluto che il ruolo di Lex, nipote di John Hammond, venisse interpretato dalla piccola Judith Barsi. Molto fu il suo stupore nello scoprire che la bambina era stata uccisa a soli dieci anni dal padre alcolista. La piccola aveva dato già la sua voce a  Ducky in 'Alla ricerca della Valle Incantata' e all'orfana Anne-Marie in 'Charlie - Anche i cani vanno in paradiso'



- Il personaggio di Alan Grant è costruito sulla figura di Jack Horner, paleontologo che lavorava negli scavi nel Montana proprio in quel periodo e che figurò come consulente tecnico per la ricostruzione dei dinosauri.



- Anche se un po' di dispiacere nell'affermarlo lo si prova sempre (nonostante la coscienza della pericolosità di questi animali), bisogna accettare che i dinosauri non torneranno MAI. Gli studiosi della Murdoch University infatti sono arrivati alla conclusione che il DNA non può sopravvivere oltre i 6,8 milioni di anni. Forse è meglio così, alla natura non si può sfuggire!



- Secondo Empire la scena dell'incontro con il Brachiosauro può essere considerata come la 28° scena più emozionante mai realizzata fino ad oggi.



- Questa emozione nel vedere i grandi rettili sul grande schermo e sentirli vicini a noi (sensazione accompagnata dal sollievo che nella realtà ciò non può accadere) ha contribuito alla diffusione di quella che è chiamata la 'Dinosaur Renaissance', rivoluzione scientifica che iniziò negli anni '60 e che vedeva i dinosauri come degli animali intelligenti, attivi e a sangue caldo.


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