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Un'emozione chiamata Oceania

Una sola parola: emozione. Non saprei dire perché. Forse per il mio amore per il sole e per il mare, o forse per il mio eterno desidero di avere i capelli come quelli di Vaiana. Non lo so. Fatto sta che dopo soli cinque minuti di "Oceania", film Disney distribuito per questo Natale, il mio cuore batteva e avevo un nodo in gola. L'età mi sta rendendo sempre più frignona, mi sono trovata a commuovermi  per la prima volta guardando Dumbo alla veneranda età di 25 anni. 

Ormai non riesco ad andare spesso al cinema, e quando ci vado devo essere convinta del film che devo vedere. Questa volta ero convinta ma non mi ero posta troppe aspettative, e mi sbagliavo.


Oceania racconta la storia di Vaiana (il cui nome originale è Moana), destinata a prendere il posto del padre come capo della bella isola in cui vive. Vaiana è amata dal suo popolo, e lei lo ama a sua volta. L'isola in cui vivono in maniera semplice è prospera, tutti sono felici e hanno un proprio ruolo, nessuno sente il bisogno di cambiamenti. Ma Vaiana da sempre sente il richiamo dell'oceano, il bisogno di salpare per mare e di scoprire il mondo al di fuori della sua casa.
L'unica a comprendere fino in fondo il suo disagio è la nonna, che le sta sempre accanto e che la sprona a seguire i suoi sogni. E' grazie a lei che Vaiana si ritrova coinvolta in un' avventura, scelta dall'Oceano come colei che deve trovare il semidio metafora Maui e convincerlo a riporre al suo posto il cuore di Tefidi, l'isola madre.


Oceania non è solo la classica storia della principessa che, sentendosi imprigionata, decide di cambiare la sua vita e intraprendere un'avventura. Si discosta da quest'idea, e infatti è Vaiana stessa ad affermare di non essere una principessa ma bensì solo "la figlia del capo". Lei non ha un'improvvisa illuminazione che la porta a decidere di fuggire via, ma vive questo disagio fin da bambina.


Ama il suo popolo, ma il mare sin da subito la chiama a sé. Sull'isola però vige una regola: è vietato superare il "rif", una sorta di barriera tra la laguna e il mare aperto. Lei non capisce il perché, ma ben presto le circostanze la spingeranno a farlo per andare alla ricerca di Maui. Vaiana e Maui sono due personaggi totalmente opposti: la prima da sempre amata da tutti e destinata per nascita a diventare il capo, il secondo (diventato semidio grazie all'aiuto degli dei che gli hanno fornito un amo dotato di certi poteri) da millenni ricerca dell'amore e dell'apprezzamento altrui.


Il corpo di Maui è pieno di tatuaggi che hanno come protagonista un 'mini-sè' animato con cui il semidio ogni tanto dialoga, facendo nascere delle simpatiche gag. Questi tatuaggi percorrono la sua storia, dalla sua infanzia fino al furto del cuore di Tefidi compiuto un millennio prima. Essi si disegnano da soli sulla sua pelle per ogni evento particolare della sua vita, e l'incontro con Vaiana sarà uno di questi. Maui è un semidio vanitoso, ci tiene subito a ricordare alla ragazza le sue gesta compiute per rendere felice l'umanità. Egli infatti è sempre alla ricerca di accettazione e di approvazione, tutto quello che fa lo fa per gli uomini e per la loro felicità. Il suo amo gli dà forza, pensa che senza di lui non potrebbe essere importante per nessuno.

Una particolarità di Oceania è secondo me l'ambientazione. Il film infatti si svolge quasi interamente su di una imbarcazione che naviga sul mare aperto, simbolo della più totale libertà e spensieratezza. Già questo è per me motivo di emozione, il blu sconfinato su cui il sole si riflette generando tante sfumature di colore.


I disegni e i colori non possono che essere d'aiuto, la grafica è eccezionale. La riproduzione dell'isola di Vaiana è ricca di dettagli, dagli elementi naturali che vi regnano agli abiti degli abitanti. I visi dei personaggi trasmettono chiaramente le emozioni che provano, grazie ai segni di espressione che gli animatori sono riusciti a creare.

Una scelta originale è quella dell'amico-animale di Vaiana. Le principesse classiche sono accompagnate da animaletti del bosco, tigri, topini, pesci, solitamente tutti molto svegli e proni ad agire per la loro migliore amica. Gli amici di Vaiana sono due: un maialino e un pollo. Il maialino sembra abbastanza sveglio ma non riusciamo a conoscerlo a dovere in quanto resterà sull'isola. 


A seguire la ragazza nel suo viaggio è invece il galletto HeiHei, non proprio sveglio e praticamente di quasi nessuna utilità. Ma Vaiana lo vuole bene, è questo l'importante, e lui, inconsapevole di tutto ciò che accade, riesce sempre a salvarsi.

Ormai per me è quasi una tradizione andare al cinema il giorno di Natale, ma non sempre ne esco colpita o divertita. Fortunatamente quest'anno c'era Oceania, ed è stata proprio una bella sorpresa.



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