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Animali fantastici e dove trovarli: l'atmosfera più matura ci piace.

Oggi come 15 anni fa, si va tutti al cinema per farsi stupire dal mondo della magia. Un mondo tanto lontano dal nostro quanto vicino. Il mondo nato dalla mente creativa di J.K.Rowling che nel 1990 viaggiando su un treno diretto a Manchester, vide passare come un lampo nella sua mente la storia del maghetto Harry Potter e dei suoi amici. Una storia alquanto intrecciata, ma intrisa di elementi così comuni e noti a tutti che permettono con una facilità impressionante di affezionarsi ai personaggi e di vivere queste magiche avventure insieme a loro.



Quindici anni dopo l'uscita dell'adattamento cinematografico di 'Harry Potter e la pietra filosofale', che tanto mi emozionò alla tenera età di 10 anni, mi ritrovo di nuovo al cinema per assistere alla visione di 'Animali fantastici e dove trovarli', primo spin-off della tanto fortunata saga. Tanto si è parlato dell'uscita di questo film (che avrà ben quattro sequel), e tanta paura si è avuta  da parte dai fan (anche a causa della regia di David Yates che ha già fatto la sua parte con gli ultimi quattro film). Il mondo di Harry Potter, infatti, è veramente molto vasto. Già con gli ultimi film della saga il cuore dei fan si è spezzato dovendo assistere a certe modifiche nella trama che non erano affatto necessarie, e che anzi hanno anche trasformato alcuni particolari della storia. Per questo motivo anche io ero un po' spaventata dalla messa in scena di questa nuova storia, la cui trama non è basata su alcun libro (se non l'omonimo libro che però è solo una raccolta).
Fortunatamente J.K. è tornata in sé e ha ideato un soggetto davvero consistente, e assolutamente coerente con il mondo che proprio lei ha creato (a differenza dello spettacolo teatrale, che non presenta affatto l'originalità che caratterizza la saga madre) . 



Animali fantastici e dove trovarli ha come protagonista il magizoologo britannico Newt Scamander, un personaggio che sembra essere un pesce fuor d'acqua tra gli esseri umani ma che si trova totalmente a suo agio nel mondo che ha creato per le sue creature magiche, che porta sempre con sé in una valigia. Interprete di Scamander è Eddie Redmayne, che non si è ancora stancato di immedesimarsi in personaggi un po' fuori dal comune. Newt sbarca a New York e caso vuole che alcuni dei suoi animali, alcuni totalmente innocui altri un po' meno, scappino. Vorrei attenzionare in particolare una di queste creatura magiche: lo Snaso. Appena l'ho visto ho pensato "devo averne uno", per poi tornare sulla Terra e ricordarmi che, ahimè, non è possibile.



Il mondo in cui ci troviamo catapultati è lontanissimo da quello che abbiamo conosciuto ad Hogwarts. Tanto per cominciare, ci troviamo immersi nella New York di fine anni '20. Siamo quasi sempre all'esterno, non in un'aula di scuola. E i personaggi sono ovviamente adulti, non studenti alle prese con l'adolescenza. Una volta conosciuti non si può smettere di amare per sempre l'atmosfera di Hogwarts e i personaggi che abitano questa scuola, ma ho apprezzato il trovarmi proiettata in un nuovo contesto lontano da quello che già conoscevo. Le circostanze sono diverse. Il pericolo non è ancora rappresentato da Voldemort, ma bensì da un nuovo mago oscuro che chi ha letto i libri  già conosce: Grindelwald. Figura che viene appena introdotta, si preannuncia essere più presente nei sequel. Per quanto il personaggio in sé sia effettivamente poco presente in questo primo film, è stata ben introdotta l'atmosfera che lo circonda e il contesto in cui egli inizierà a diffondere le sue idee.



Parlando di 'contesto' bisogna specificare che non si parla tanto di un luogo, ma quanto di una serie di elementi che andranno a influenzare alcune leggi del mondo magico, fino ad arrivare a quelle che caratterizzano la comunità magica presente nei vari 'Harry Potter'. Questa come noi lo abbiamo conosciuto vede maghi e babbani ormai convivere (quasi) pacificamente. Nell'America degli anni '30 non era ancora così: i maghi vivevano nascosti, facendo di tutto per non farsi notare dai 'nomag' (i non-magici americani). La tematica principale che si sviluppa da questa condizione è quella della diversità: due razze che non riescono a mescolarsi tra di loro, prevenute l'una contro l'altra. Conoscendo da lettrice accanita le idee di Grindelwald, posso supporre che questo sarà proprio il tema principale di questa nuova serie di film.


Gli animali fantastici quindi sono una sorta di escamotage tramite il quale l'autrice ci introduce in questa nuova realtà, molto più matura di quella che ci ha presentato finora. Ci viene mostrato quanto male possa comportare l'esistenza di una separazione drastica tra due diverse società. Con questo ovviamente non voglio mettere da parte le tematiche narrate in Harry Potter, le ho amate. Ho amato come la Rowling è riuscita ad accostare tra di loro i più svariati argomenti, passando con naturalezza evidente dal puro dramma adolescenziale alle acute argomentazioni di Silente sull'importanza della vita e della morte.



Nel film sono presenti molti più effetti speciali rispetto alla saga madre, vediamo addirittura la 'ricostruzione magica' di una grande parte di New York a seguito di una battaglia. Tutti gli animali, ovviamente, sono interamente modellati e animali al computer, e devo dire che l'effetto finale e abbastanza realistico, anche per gli animali più imponenti. Conosciamo un nuovo aspetto del mondo magico che finora era stato abbastanza trascurato, soprattutto nelle trasposizioni cinematografiche.




E ancora lui:




La paura è passata, ora si aspetta il primo sequel che sarà distribuito nelle sale nel novembre 2018, fra ben due anni. Non abbiate timore, andate al cinema!

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