Prima di esprimere qualsiasi un giudizio, attenzioniamo per un attimo il trailer di questo film.
A primo impatto chiunque avrà pensato che questo sarebbe stato veramente un bel film, da non perdere! Grandi attori, atmosfera magica, neve, capelli rossi, una storia d'amore così forte che perdura nei secoli e ignora le regole del tempo.
A primo impatto chiunque avrà pensato che questo sarebbe stato veramente un bel film, da non perdere! Grandi attori, atmosfera magica, neve, capelli rossi, una storia d'amore così forte che perdura nei secoli e ignora le regole del tempo.
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Nel trailer di "Storia d'inverno", film uscito nelle sale nel 2014 e che segna il debutto alla regia dello sceneggiatore e produttore Akiva Goldsman, non è minimamente mostrato ciò che effettivamente sarà presente nel film. Si presenta come il classico caso in cui si va al cinema convinti di stare per assistere ad un filmone strappalacrime, e invece dopo due ore che sono sembrate tre si esce dalla sala con un grande 'BOH' stampato in faccia. La storia d'amore c'è, eccome, e l'atmosfera magica non manca. Il problema sta nel fatto che Storia d'inverno si presenta come un film di fantasia in cui questa fantasia non è minimamente contestualizzata. Il protagonista della storia è Peter Lake, interpretato da Colin Farrel, che portando il doppio taglio più brutto della storia si innamora della bella Rose di Titanic Beverly Penn, interpretata da Jessica Brown Findlay.
Così, in un lampo.
Ma chi è che porta Peter dalla sua amata? Chi sarà mai l'artefice dell'inizio di questa bellissima storia d'amore? Potrebbero essere tante le risposte a questa domanda. I due si scontrano al parco? Lui la salva da qualche malfattore? No, e no. A far conoscere i due è un bel cavallo bianco, che salva Peter dai suoi inseguitori e lo porta a fare un furticello a casa di Beverly.
Ma chi inseguirà mai il nostro Peter? Egli sembra aver fatto un torto al suo boss Pearly Soames, interpretato da Russel Crowe, che all'apparenza sembra essere un comune delinquente a capo di una grossa banda. In Storia d'inverno, però, nulla è quel che sembra, e Soames è in realtà un demone dell'Inferno che (e non ho ben capito perchè) vuole privare Peter di compiere il suo miracolo e salvare Beverly, che è malata e a cui resta ormai poco da vivere. Per allontanarla dai cattivi, Peter fa salire la ragazza in groppa al suo cavallo per portarla dal padre che la aspettava al lago. Ma il nostro cavallino ha ancora degli assi nascosti nella manica, e Peter decide di gettarsi in un dirupo all'apparenza cosciente del fatto che al cavallo spunteranno due ali arcobaleno.
Non si capisce come sia possibile, ma nessuno sembra stupirsi di questa cosa, e la vita continua a scorrere. Peter, ladro comune, viene tranquillamente accolto a casa di Beverly dato che i due sono innamorati e la ragazza sta morendo, e riesce ad accaparrarsi pure uno smoking nuovo.
Il pericolo però continua a incombere, e dopo aver visto il cavallo con le ali arcobaleno lo spettatore è costretto a fermarsi un attimo e a chiedersi: che diamine sta succedendo? La parte 'fantastica' del film infatti non è per niente introdotta, ci si trova spaesati in una storia che inizialmente sembra ambientata in una realtà come un'altra ma che invece vede tra i personaggi demoni comandati da Lucifero, interpretato da nientepopodimeno che....(rullo di tamburi).....Will Smith.
Perchè mi chiedo io, perchè? Sembra il genio della lampada di Aladino.
In ogni caso, dopo varie vicende ci ritroviamo nel 2014 in presenza di un Peter simil barbone che non sa chi è, ma con lo stesso aspetto di 100 anni prima. Ed è ancora inseguito da Soemes. E si scopre che Beverly non aveva nulla a che fare con il miracolo di Peter, Soemes aveva puntato sulla rossa sbagliata.
Questo salto temporale è assolutamente senza senso e completamente scorrelato dalla narrazione, ha l'unico scopo di mostrare il vero soggetto del miracolo di Peter. Che poi sto miracolo che è? Qualcuno lo spiega? Ovviamente no!
La donna (Jennifer Connelly) che Peter incontra "nel futuro" si affida subito a quest'uomo, senza chiedersi perchè abbia lo stesso aspetto da cent'anni, perchè parli di miracoli o perchè sia inseguito da strani personaggi. Contenta lei, contenti tutti.
Un film che ha deluso tutte le aspettative che il trailer mi aveva creato. Ricordo che ai tempi spedii addirittura mia madre al cinema a guardarlo, e non le credetti quando mi disse che non le era piaciuto e che non lo aveva capito. Eppure, colei alla quale bisogna spiegare ogni volta Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, stavolta ha avuto ragione. La storia che viene raccontata dovrebbe far commuovere ed emozionare lo spettatore, ma questo non accade. Eppure gli elementi ci sono, non bastava combinarli meglio e fare qualche modifica per ottenere un qualcosa di più decente?
Non lo sapremo mai.
Così, in un lampo.
Ma chi è che porta Peter dalla sua amata? Chi sarà mai l'artefice dell'inizio di questa bellissima storia d'amore? Potrebbero essere tante le risposte a questa domanda. I due si scontrano al parco? Lui la salva da qualche malfattore? No, e no. A far conoscere i due è un bel cavallo bianco, che salva Peter dai suoi inseguitori e lo porta a fare un furticello a casa di Beverly.
BFF FOREVAH |
Ma chi inseguirà mai il nostro Peter? Egli sembra aver fatto un torto al suo boss Pearly Soames, interpretato da Russel Crowe, che all'apparenza sembra essere un comune delinquente a capo di una grossa banda. In Storia d'inverno, però, nulla è quel che sembra, e Soames è in realtà un demone dell'Inferno che (e non ho ben capito perchè) vuole privare Peter di compiere il suo miracolo e salvare Beverly, che è malata e a cui resta ormai poco da vivere. Per allontanarla dai cattivi, Peter fa salire la ragazza in groppa al suo cavallo per portarla dal padre che la aspettava al lago. Ma il nostro cavallino ha ancora degli assi nascosti nella manica, e Peter decide di gettarsi in un dirupo all'apparenza cosciente del fatto che al cavallo spunteranno due ali arcobaleno.
Non si capisce come sia possibile, ma nessuno sembra stupirsi di questa cosa, e la vita continua a scorrere. Peter, ladro comune, viene tranquillamente accolto a casa di Beverly dato che i due sono innamorati e la ragazza sta morendo, e riesce ad accaparrarsi pure uno smoking nuovo.
Il pericolo però continua a incombere, e dopo aver visto il cavallo con le ali arcobaleno lo spettatore è costretto a fermarsi un attimo e a chiedersi: che diamine sta succedendo? La parte 'fantastica' del film infatti non è per niente introdotta, ci si trova spaesati in una storia che inizialmente sembra ambientata in una realtà come un'altra ma che invece vede tra i personaggi demoni comandati da Lucifero, interpretato da nientepopodimeno che....(rullo di tamburi).....Will Smith.
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Perchè mi chiedo io, perchè? Sembra il genio della lampada di Aladino.
In ogni caso, dopo varie vicende ci ritroviamo nel 2014 in presenza di un Peter simil barbone che non sa chi è, ma con lo stesso aspetto di 100 anni prima. Ed è ancora inseguito da Soemes. E si scopre che Beverly non aveva nulla a che fare con il miracolo di Peter, Soemes aveva puntato sulla rossa sbagliata.
QUINDI TUTTO MOLTO SENSATO EH.
Questo salto temporale è assolutamente senza senso e completamente scorrelato dalla narrazione, ha l'unico scopo di mostrare il vero soggetto del miracolo di Peter. Che poi sto miracolo che è? Qualcuno lo spiega? Ovviamente no!
La donna (Jennifer Connelly) che Peter incontra "nel futuro" si affida subito a quest'uomo, senza chiedersi perchè abbia lo stesso aspetto da cent'anni, perchè parli di miracoli o perchè sia inseguito da strani personaggi. Contenta lei, contenti tutti.
Un film che ha deluso tutte le aspettative che il trailer mi aveva creato. Ricordo che ai tempi spedii addirittura mia madre al cinema a guardarlo, e non le credetti quando mi disse che non le era piaciuto e che non lo aveva capito. Eppure, colei alla quale bisogna spiegare ogni volta Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, stavolta ha avuto ragione. La storia che viene raccontata dovrebbe far commuovere ed emozionare lo spettatore, ma questo non accade. Eppure gli elementi ci sono, non bastava combinarli meglio e fare qualche modifica per ottenere un qualcosa di più decente?
Non lo sapremo mai.
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